Digitalizzare per gestire i processi

L’attuale contesto economico in cui ogni azienda opera è sempre più caratterizzato da Volatilità, Incertezza, Complessità e Ambiguità (V.U.C.A.) 

E in questo mondo colmo di variabilità,  quando si tratta di pianificazione delle forniture, viene richiesto a Operation Manager e Supply Chain Manager di garantire simultaneamente: 

  •     Riduzione delle scorte e quindi migliore indice di rotazione
  •     Aumento del Livello di Servizio (ossia puntualità sulla  data di consegna promessa)
  •     Aumento della Reattività, con conseguente riduzione del tempo tra la richiesta cliente e l’evasione dell’ordine e quindi soddisfazione del cliente
  •     Riduzione del costo di gestione dell’ordine

Si tratta di una grande sfida, che molte aziende affrontano ancora con una combinazione di Material Requirements Planning (MRP) e forecast.

Dato che non si può aspettare di ricevere l’ordine del cliente per partire, perché si arriverebbe troppo tardi rispetto al tempo che il cliente è disposto ad attendere. Viene allora utilizzato il forecast per portarsi avanti con il lavoro. Questo metodo può funzionare a livello teorico, ma in assenza di variabilità.

Considerando invece che l’attuale mondo è sempre più VUCA, i risultati di questo metodo non sono quelli auspicati:.

  • Giacenza troppo elevata dei materiali che non servono (rischio overstock e obsolescenza), e troppo bassa dei materiali che servono (stock-out e bassi livelli di servizio), e in generale troppo stock immobilizzato (bassa rotazione del capitale, troppe immobilizzazioni in stock).
  • Ad ogni successivo ciclo di pianificazione l’MRP scombina tutte le priorità considerate al giro precedente. Il planner è bombardato di “MRP Alerts”, che tende a non considerare.
  • Si riesce a mandare avanti la pianificazione solo grazie all’esperienza del planner, che grazie alla sua conoscenza dei materiali è in grado di discernere l’informazione rilevante che deriva dal nuovo ciclo di pianificazione. Per fare questo “aumenta” in qualche modo il report fabbisogni in uscita dal ‘MRP con file esterni (Excel o analoghi).

Nonostante gli investimenti per cercare di migliorare il forecast, i risultati non si vedono. Perché il problema è altrove.

La risposta a questi problemi è il Demand Driven MRP, ossia il metodo per modellare, pianificare e gestire la supply chain.

Che parte da un principio base: buffer di disaccoppiamento per reagire ai soli ordini cliente. Niente più forecast niente più effetti devastanti dell’MRP ma un metodo per proteggere e promuovere il flusso di materiali e informazioni rilevanti, reagendo ai veri segnali di domanda, riducendo le scorte, migliorando il servizio.

Il tutto è integrato nel Sistema gestionale SAP S/4HANA e i nostri consulenti sono pronti ad affiancarti anche in questa nuova sfida. 

Il metodo Demand Driven MRP raccontato dal nostro SAP Solution Architect Riccardo Rizzi

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